AMORE E SCELTA – LOVE AND CHOICE: LA COLLEZIONE DELLA FUNDACION ATCHUGARRY DAL 26 MAGGIO AL 30 GIUGNO 2016 AL MUSEO MIIT
MIIT Museo Internazionale di Italia Arte
Corso Cairoli 4 – Torino
COMUNICATO STAMPA
“AMORE E SCELTA – LOVE AND CHOICE. Collezione Fundación Pablo Atchugarry”
DAL 26 MAGGIO AL 30 GIUGNO 2016
Il Museo MIIT ospita, dal 26 maggio al 30 giugno 2016, la mostra-evento dedicata alla Collezione della Fondazione Atchugarry, proseguendo lo scambio internazionale con alcuni dei più importanti musei e fondazioni al mondo. In mostra saranno presentati una sessantina di capolavori di grandi maestri sudamericani, statunitensi, francesi, inglesi, austriachi, italiani e molti altri, provenienti da tutto il mondo. Una collezione rispecchia, normalmente, il gusto dell’epoca in cui è stata creata, l’amore e la passione di chi, negli anni, ne ha arricchito qualità e numeri, ma anche e soprattutto il desiderio di aprirsi all’esplorazione di se stessi e degli altri. Questo vale, ancora di più, quando una raccolta di opere d’arte viene scelta, pezzo dopo pezzo, da un artista affascinato dalla creatività in senso lato, dal mestiere e dalla tecnica dei maestri migliori, dall’idea e dalla genialità che caratterizza i capolavori di ogni tempo. E’ questo il caso della splendida Collezione della Fundación Atchugarry, quasi un inedito in Italia, che arriva al Museo MIIT di Torino dopo l’importante rassegna tenutasi lo scorso anno all’Abbazia di Rosazzo. Un regalo che Pablo Atchugarry, scultore e artista di fama mondiale, fa alla Città di Torino e al Museo MIIT per celebrare quel desiderio di condivisione e di confronto che sta alla base di ogni scelta collezionistica. Nel più puro spirito del MIIT, che prende il suo nome, per assonanza inglese e tedesca, da un intento di incontro e di scambio reciproco di popoli e di arti, la Collezione, tra le più importanti al mondo, si presenta in esposizione con una selezione di circa sessanta lavori di grandi maestri italiani e stranieri, tra Novecento e contemporaneo. Pablo Atchugarry, in veste di collezionista, non poteva che partire, nella composizione della sua raccolta, da un ritratto fattogli da papà Pedro nel 1963, ottimo allievo di Joaquin Torres-Garcia, che lo ritrae con un gallo dai colori sgargianti, tenuto in braccio da un giovanissimo Pablo. Una pennellata densa, graffiata di colori modulati dagli ocra ai bianchi, dai rossi agli aranci che testimonia un amore appassionato per la terra d’origine e per le grandi scuole europee di inizio secolo. La raccolta prosegue, in mostra, con alcuni lavori di Raffaele Rossi, vicino, per assonanze segniche e concettuali, alle ricerche astratto-informali di Roberto Crippa, Emilio Vedova, Giulio Turcato ed Emilio Scanavino, anch’essi presenti nella Raccolta Atchugarry, quasi a riordinarne però i linguaggi in una dialettica che diventa icona di modernità. Di José Pedro Costigliolo sono presenti due lavori, “Rectangulos y cuadrados” del 1978 e “Rectangulos” del 1975, che rappresentano al meglio le sperimentazioni del “Gruppo d’arte non figurativa”, co-fondato da Costigliolo e Maria Freire, sua compagna d’arte e di vita, nel 1952, a Montevideo, sull’onda dell’attenzione oltreoceano per il Movimento Arte Concreta sudamericano, prosecuzione ed estensione del MAC, fondato a Milano nel 1948 da Atanasio Soldati, Gillo Dorfles, Bruno Munari, Gianni Monnet, con il fine di promuovere l’arte non figurativa e in particolare un tipo di astrattismo libero da ogni imitazione e riferimento con il mondo esterno, di orientamento prevalentemente geometrico. L’”Atmosphere chomoplastique” dell’argentino Luis Tomasello, formatosi nella Parigi nella prima metà del Novecento, risolve il rapporto luce-colore affidandosi alla materia e alla geometrica suddivisione degli spazi, mentre “Spectr” di Richard Anuszkiewicz, del 1985, racconta la stagione dell’Optical Art con una sensibilità particolare verso la natura del suo paese e della sua terra. Sono anche molti altri, però, i maestri che nel tempo hanno arricchito con i loro lavori la Collezione Atchugarry, cresciuta in un continuo dialogo non solo fra appassionati ricercatori del ‘bello’ e del ‘nuovo’, ma anche tra artisti e colleghi, di cui Atchugarry ricorda, per ognuno, nei suoi racconti, caratteri e personalità. Basta citare autori quali Rafael Barradas, esponente di spicco dell’arte uruguayana dei primi del ‘900 come pure Miguel Ángel Pareja, che da un viaggio in Italia e in Francia, negli anni Cinquanta, riportò esperienze e sensazioni che trasformarono la sua arte in diverse e più sintetiche astrazioni. Tra gli altri maestri della Collezione segnaliamo anche Hilda López, Lincoln Presno, Nelson Ramos, Ernesto Vila, Washington Barcala, Ernesto Neto, Frank Stella, gli italiani Bruno Munari, Getulio Alviani, Turi Simeti, Alberto Biasi, Toni Costa, Edoardo Landi, Pino Pinelli, Riccardo De Marchi, Piero Foglieti, Arturo Vermi, Paolo Minoli, Piero Dorazio, Riccardo Pascale, Giorgio Celiberti, Mauro Staccioli, Aldo Mondino, i tedeschi Klaus Staudt, strutturalista, e Peter Weber, lo spagnolo Francisco Sobrino, l’austriaco Jorrit Tornquist, i francesi Bernard Aubertin e Arman, il rumeno Daniel Spoerri, l’inglese Antony Gormley, il minimalista Wade Kramm e molti altri. I lavori della Collezione Atchugarry, gli artisti che li hanno creati testimoniano non soltanto il gusto coerente dell’artefice della raccolta, ma anche il suo percorso di vita, di amicizia, di condivisione di passioni e interessi che l’hanno spinto a conoscere e a frequentare altri maestri coevi in tutto il mondo. Questa mostra ci rende così partecipi, attraverso le loro opere, del lato più profondo e intimo del collezionista, che come novello Ulisse percorre, con coraggio e con desiderio di scoperta, i lontani e insondabili confini della creatività e dell’arte del suo tempo.
“La bellezza salverà il mondo”: questa frase di Dostoevskij ci fa capire l’importanza dell’arte. L’arte come geniale intuizione dell’essere umano, e l’artista è colui che percorre quella strada consegnandoli l’intera vita. “Amore e scelta” è il titolo di questa mostra, nella quale i protagonisti sono gli artisti e le loro opere; opere che sono l’attimo fuggente tra l’artista e l’eternità. Vorrei ringraziare i cari colleghi artisti che hanno contribuito esponendo le loro opere, alla crescita della Fundación Pablo Atchugarry in questi primi anni di vita. (Pablo Atchugarry)
DATE E MOSTRE: “AMORE E SCELTA – LOVE AND CHOICE. Collezione Fundación Pablo Atchugarry” DAL 26 MAGGIO AL 30 GIUGNO 2016
ORARI MUSEO dalle 15:30 alle 19:30;
MUSEO MIIT
CORSO CAIROLI 4 TORINO
TEL. 011.8129776 – WWW.MUSEOMIIT.IT – INFO@MUSEOMIIT.IT
INGRESSO LIBERO

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