MARIANO PIERONI
L’arte moderna e l’arte contemporanea sono da sempre sperimentazione e ricerca e sempre la natura ha ispirato gli artisti. Mariano Pieroni interpreta il concetto di arte come specchio della società e dell’universo, utilizzando materiale di recupero come lattine, etichette, involucri di prodotti alimentari, soprattutto plastiche, da cui sono nati i ‘Plasticoni’, una delle serie più famose dell’artista, modellando un regno animale fatto di leoni, cani, scimmie, cavalli che diventano metafora dell’esistenza in pericolo del nostro pianeta. Il suo sguardo sulla realtà è onirico, surreale e fortemente di denuncia nei confronti del consumismo e dell’attività dell’uomo, con un messaggio forte e diretto, intenso e vibrante. Questo approccio è arrivato però come conseguenza di un’attività sociale e non come un’iniziale e ben definita idea artistica. Raccogliendo rifiuti non biodegradabili durante una passeggiata sulle rive di un fiume del varesotto, nasce l’idea di manipolarli, cambiarli, trasformarli in sagome e forme animali e vegetali. Nasce così il desiderio di ridare vita a elementi morti e inquinanti, rendendoli immortali. I suoi animali sono avvolti da plastiche e carte, come fossero svuotati dalla loro identità meravigliosa, costretti e uccisi dall’incoscienza umana. Eclettico, versatile, Mariano Pieroni è ottimo scultore e alcuni suoi lavori di monumentale potenza espressiva sono collocati in alcuni spazi pubblici, a disposizione del pubblico e della gente comune. Un’arte quotidiana, intensamente Pop, che Pieroni svolge con la maestrìa del mestiere e della tecnica, con la genialità della fantasia e del simbolismo. Ceramica, grafica, pittura, bronzo, inchiostri creano i suoi universi, le sue figure colte in espressioni drammatiche o lievi. La vita negata dall’azione dell’uomo rinasce nell’arte e Pieroni gioca con gli opposti, con i colori e le ombre, con le luci e le forme, riflettendo immagini e identità di mondi interiori. La sintesi espressiva della sua arte scompone i piani, li sovrappone, crea uno spazio mentale, non reale, in cui nascono e vivono presenze dell’anima. Come ogni grande maestro, anche Pieroni conosce la forza dell’innovazione, del coraggio di inventare, di provocare emozioni che nascono dallo spirito e arrivano alla carne perchè l’arte, come diceva Paul Klee, non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è.
Guido Folco
Modern art and contemporary art have always been experimentation and research, and artists have always been inspired by nature. Mariano Pieroni interprets the concept of art as a mirror of society and universe, using recycled materials such as cans, labels, food wraps, especially plastics, from which were born one of the artist’s most famous series (the ‘Plasticoni’), modeling an animal kingdom made of lions, dogs, monkeys, horses that become a metaphor of danger for the existence of our planet. His look on reality is oneiric, surreal and strongly indicative of consumerism and human activity, with a strong and direct, intense and vibrant message. But this approach has come as a consequence of a social activity and not as an initial and well-defined artistic idea. Collecting non-biodegradable waste during a walk on the banks of a river in the Varese area, arises the idea of manipulating, changing, transforming them into animal and plant shapes. From here the desire to give life to dead and polluting elements, making them immortal. His animals are wrapped in plastics and papers, as if they were emptied of their wonderful identity, forced and killed by human unconsciousness. Eclectic artist, Mariano Pieroni is an excellent sculptor and some of his works, of a monumental expressive power, are placed in some public places, visible to the public and common people. An everyday art, intensely Pop, that Pieroni carries out with the mastery of his craft and technique, with the genius of fantasy and symbolism. Ceramics, graphics, paintings, bronzes, inks create his universes, his figures captured in dramatic or mild expressions. Life denied by the action of man is reborn in art and Pieroni plays with opposites, with colors and shadows, with lights and shapes, reflecting images and identities of inner worlds. The expressive synthesis of his art decomposes the plans, overlaps them, creates a mental space, not real, in which the presence of the soul is born and live. Like every great Masters, Pieroni also knows the power of innovation, of the courage to invent, to cause emotions that arise from the spirit and reach the flesh because art, as Paul Klee said, does not reproduce what is visible, but makes visible what is not always visible.
DIMENSIONISMO
BIOGRAFIA
Mariano Pieroni è nato a Barga (Lu) il 17 giugno 1937. Vive e opera a Solbiate Arno (Va), ideologo del movimento “Dimensionismo”, ha fatto parte di gruppi storici dell’area lombarda: ”LIBERI ARTISTI DEL VARESOTTO (LADPDV),
i Besnatesi, Porta Ticinese, Centro documentazione Arte Varese, “Tectores Errantes”, “Dimensionismo”. Negli anni che vanno dal 1952 al 1966 vive a Firenze e frequenta gli studi di Rosai, Grazzini, Conti, la scuola libera del nudo presso l’Accademia di Belle Arti diretta da Giorgio Settala, diventa allievo di Silvio Polloni e nel 1953-54 di Pietro Annigoni. Tra i suoi maestri figurano anche Ugo Seravalle (primo maestro) ed Emanuele Zambini (noto scultore). Conosce il grande artista italo-americano Agostino Nivola durante l’estate 1950 e ne segue gli insegnamenti a Villa Pozzolini a Quercianella.
Di prima formazione figurativa passa, dopo la scuola del nudo presso l’accademia di Firenze, all’informale adottando varie tecniche come il “collage” e il “frottage”. Negli anni fiorentini frequenta, tra le altre, la galleria “Numero” di Fiamma Vigo, conosce il critico Boatto ed Esther Panducci.
Dopo l’alluvione del 1966 che inonda Firenze viene invitato in Belgio, a Liegi, e modella, come scultore, l’intero campionario della “Andrea Junkers”.
Dopo circa un anno torna in Italia e da allora risiede a Solbiate Arno. Dal 1970 ad oggi ha realizzato più di 90 mostre personali in Italia e all’estero tra cui due a Ginevra, tre a Parigi, due ad Amburgo, poi Bruxelle, Amsterdam, Londra, Rotterdam, New York, Boston e Atlantic City. Ha vinto premi e partecipato a prestigiose “collettive”. Esiste una Bibliografia del “Dimensionismo” già vasta e articolata: oltre a opere monografiche si contano pubblicazioni di articoli, recensioni, presentazioni su tutti i più importanti quotidiani italiani, su riviste varie e su quotidiani stranieri.
Ha eseguito opere pubbliche fra cui affreschi e sculture, vetrate artistiche, ceramiche, opere in ferro saldato, numerosi bronzi e materiale plastico polimaterico.
Sue opere si trovano in musei Italiani ed esteri. Dal 1986 é animatore di un gruppo denominato “Linea confinaria” (plasticoni). Elio Sparano e Rolly Cannara hanno dedicato due ampi servizi documentari televisivi su Rai Uno (TG 1 Cronache 1978) all’opera di scultore, ceramista, figurinaio Mariano Pieroni.
Dal 2000 ad oggi, l’affermazione dell’opera “plasticoni” e l’invenzione dei laboratori Ciclart, hanno dato luogo ad una attività di eventi “performance plasticoni” serie di “personali” ed happening con installazioni e rappresentazioni all’aperto, in istituti, gallerie d’arte, a Bobbio, Varese, Parigi, Milano, Roma, Gallarate, Vercelli (Cigliano), Radicondoli (Siena), Montieri (Grosseto), Castiglion Fiorentino (Arezzo), alternati con collettive, laboratori didattici, attività testimoniata da quotidiani, riviste del settore e non, siti internet, televisioni nazionali ed estere, Rai, Mediaset, TV Svizzera, BBC, lranian TV, televisioni locali del Varesotto ed altre regioni come varie reti emittenti dell’interland senese e toscano.
Collettive con il gruppo dei “Liberi Artisti” al Chiostro di Voltorre, alla GAM di Gallarate, a Varese, Busto Arsizio, Tradate, Luino ecc., mostre personali alla galleria d’arte “Silvio Zannella” (Università del Melo), galleria “Oreste Quattrini” a Varese, alla chiesa S. Teresa di Varese, agli istituti: Federici, Sante Zennaro, Anna Frank a Rho, Milano, Pisacane e Poerio.
A Milano con relative mostre personali e laboratori, alla galleria d’arte “Quintocortile” (Animalia) e ancora Pisacane e Poerio laboratori e mostra conclusiva “sotto il cielo un eden”, a Roma nella Sala del Bramante (piazza del Popolo), “Quintocortile” Primaveresche (partecipazione speciale). A “Naturarte” mostra internazionale, a Lodi all’arsenale (Bertonico).
Di rilievo, dal 2000, oltre alla “personale” a Parigi “Galleria Manarte” e alla personale intitolata “Natura Artifiziata” alla civica galleria d’Arte moderna di Gallarate, l’invito e la partecipazione speciale a Naturarte, l’invito commissionato dal “comitato centro storico” per la rappresentazione di un grande presepio “plasticoni” 14 figure, statue a grandezza naturale in piazza Libertà e sette presepi scultorei in degasato Limoges (porcellana a mano) nelle più note vetrine del centro di Gallarate in simultanea per un mese e mezzo.
Nel 2006, l’invito particolare ancora a Roma, Sale del Bramante, con 22 statue grandezza naturale, per una rappresentazione di presepe con animali e figure fantastiche. A Bobbio (Piacenza) performance “cima d’albero – plasticoni” e la mostra personale Pisacane e Poerio a Milano.
Nel 2007, mostra “omnicomprensiva” (scultura plasticoni, scultura ceramica, pittura, grafica, scenografia, maschere), al Cavedio dell’Abbazia di S. Colombano a Piacenza, Bobbio, estesa mostra personale a cui sono seguiti inviti da diverse parti del mondo e d’Italia come a Radicondoli (Siena) nel 2008, il decennale della mostra internazionale di scultura trasformato in una imponente mostra personale territoriale di Mariano Pieroni, unica nel suo genere: l’intero paese come area espositiva più il Palazzo del Comune e il Palazzo Bizzarrini come aree interne, 43 grandi animali per un totale, tra sculture “plasticoni”, composizioni scultoree in degasato Limoges (porcellana a mano) maschere, fronde e complementari, di centoventi pezzi.
Ancora nel 2008 l’invito al Museo internazionale della ceramica di Laveno Monbello per la mostra personale intitolata: “Barocco Contemporaneo” a cura di Emma Zanella direttore della Gam di Gallarate e del MIDC, di Laveno Monbello.
“Animali e Angeli, l’Eden di Mariano Pieroni” è il titolo della mostra svoltasi a Castiglion Fiorentino (AR), nell’estate del 2009. La Mostra, curata dal critico Gilberto Madioni e interamente sponsorizzata dal comune di Castiglion Fiorentino, è stata allestita (con il contributo del MAGA di Gallarate) presso il Chiostro di San Francesco. Oltre alla grande istallazione interna con una cinquantina di animali “Plasticoni” a grandezza naturale, è stato presentato nella piazza adiacente un enorme cinghiale di 4 metri e mezzo di lunghezza.
Il 9 Novembre 2009, in occasione della commemorazione della caduta del muro di Berlino, si è svolta nel centro di Milano la mostra collettiva internazionale “Plaza, Oltre il Limite, International Art Exhibition”. In tale contesto i plasticoni di Mariano Pieroni sono stati presentati in una istallazione all’aperto (Corso Vittorio Emanuele II°) costituita da un gruppo di 16 animali selvaggi che attraversano un grande muro squarciato nel mezzo. All’istallazione ha contribuito anche la Galleria “Crono” dell’artista Alberto Cropelli, di Brescia.
Per la “Mostra Mercato di Arte Moderna e Contemporanea”, Fiera di Bergamo “BAF”,edizione 2010, è stata allestita, presso l’ingresso, una serie di grandi animali “Plasticoni”. L’esposizione di Pieroni è stata inoltre integrata all’interno dello stand gestito dalla galleria “Crono”, con l’aggiunta di alcuni “quadri-plasticoni”: una sorta di versione bidimensionale della stessa tecnica.
letto (1234) volte